Un furto ad opera d’arte

Rubati a Londra circa 160 libri rari che superano il valore di 2 milioni di sterline, pari a 2 milioni e mezzo di euro.

Le opere erano custodite all’interno di un deposito a Londra, pronte a partire per la California per essere esposte ad una fiera.  I volumi appartenevano a numerosi collezionisti e rivenditori  di libri rari inglesi, italiani e tedeschi.

Il volume più prezioso è una copia del 1566 del De revolutionibus orbium coelestium di Copernico che viene valutata circa 215 mila sterline, altre opere preziose sottratte dal deposito sono un’edizione illustrata di Galileo Galilei e un’edizione del sedicesimo secolo della Commedia dantesca ed alcune tragedie greche stampate a Venezia nel  1503 e una Romanae Historiae Augustae stampata a Milano nel 1505.

Secondo quanto scrive il “Guardian“, i ladri sono riusciti a calarsi dal tetto, da un’altezza di 20 metri, grazie a forti funi d’acciaio e restando sospesi (senza far scattare l’allarme) sono riusciti a realizzare il colpo. Un furto dunque alla Mission impossible che la polizia inglese ha reso noto solo ora alla stampa dopo due settimane. I ladri, probabilmente tre persone, sono ancora in fuga e poche sono le tracce da seguire al momento. 

Un furto effettuato da veri ladri, per di più acrobati, non come (in alcuni casi) succede in Italia che i furti riguardanti i libri antichi  vengano realizzati da ladri mascherati da bibliotecari, tanto per ricordarci di quelle persone che depredarono la biblioteca dei Girolamini a Napoli.

Ci auguriamo che possano essere ritrovati al più presto in quanto rivedere opere simili non sarebbe facile, quello dei collezionisti di libri rari è un mondo piccolo. Una delle ipotesi è comunque quella che il furto sia avvenuto ‘’su commissione’’, probabilmente un altro collezionista?

Resteremo vigili sull’argomento

Loquendo Librorum

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